Le
principali divinità femminili del pantheon norreno
Fra
le principali dee norrene, troviamo Frigg, Sif, Freyja e Eir. Sono divinità
femminili che tutelano ambiti particolari e molto importanti della vita degli
uomini (e delle donne) scandinavi e, soprattutto, non vengono considerate
inferiori rispetto alle controparti maschili.
v Frigg
Una delle più rilevanti divinità nella
mitologia norrena, celeste sposa di Odino, Frigg è anche chiamata "signora
del cielo" o "signora degli dèi", appellativo degno della
compagna del più importante degli Asi. Si dice che sia la più “saggia fra le
dee” e che abbia il potere della chiaroveggenza. Condivide con Odino il seggio
di Hlindskialf, e può, da lì, vedere tutto l'universo.
Frigg è la protettrice delle spose e
delle nascite, ma anche delle veggenti e delle vedove e delle madri che
perdevano un figlio. La pianta Caglio zolfino (Galium verum), usata dagli
scandinavi come un calmante, veniva chiamato erba di Frigg.
Il venerdì era anticamente il giorno
consacrato sia alla dea Frigg sia alla celebrazione dei matrimoni e all'unione
feconda della coppia di sposi. Uno dei compiti peculiari della divinità
consisteva nell'assistere le coppie, aiutando le donne sterili e quelle ancora
aliene agli atti di amore.
Frigg viene raffigurata su di un carro
trainato da due gatti e il simbolo a lei legato è un mazzo di chiavi, che
simboleggia il dominio sulla casa e sulle verità nascoste. Avvolta in un
mantello di penne di falco che le permetteva di volare nel cielo, accompagnava
Odino in guerra.
v Freyja
Freyja è probabilmente la più nota e più
amata delle dee nordiche oggi. Dapprima della stirpe dei Vanir, ma dopo la pace
che concluse il conflitto fra le due stirpi divine, venne mandata dagli Æsir
come ostaggio e sposò uno di loro. È figlia di Njörðr e di Skaði, sorella di
Freyr e moglie di Óðr (che la abbandona spesso per intraprendere lunghi viaggi,
cosa che la tormenta).
Famosa per la sua proverbiale avvenenza,
è la dea dell'amore, della bellezza e della fertilità, ma anche della guerra e
della magia.
Ella infatti ama i canti d'amore e
incita gli innamorati ad invocarla, ma cavalca nei campi di battaglia ed ha
diritto alla metà dei caduti che guiderà in battaglia durante il Ragnarök
(l'altra metà spetta ad Odino).
v Eir
Eir (che significa "vita" o
"speranza" in norreno) era tra le file delle valchirie per la sua
abilità di "scegliere i morti" dal campo di battaglia e di
risvegliarli. Conosceva tutti i segreti della vita e sapeva come sfruttare
tutte le erbe officinali presenti nel mondo – conoscenza che non mancava di
trasmettere alle donne che invocavano il suo aiuto; era addirittura capace di
resuscitare i morti.
Era buona amica di Frigg e spesso
l'accompagnava nei suoi spostamenti, consigliandola o aiutandola. E' la patrona
di tutti coloro che lavorano nel campo della guarigione, e aiuta le donne che
scelgono di imparare gli incantesimi di vita. In Scandinavia, per questo, solo
le donne potevano intraprendere la via della medicina e apprendere l'arte della
guarigione.
Aveva i capelli rossi come il fuoco e
occhi celesti come l'acqua, si narra che vivesse in un'isola con i suoi due
fedeli guardiani Elladan e Elòir, una tigre e un leone bianco.
Sif
Sif, nella mitologia norrena, è una dea
appartenente alla schiera degli Æsir e moglie di Thor. È madre di Þrúðr e Móði,
avuti da Thor.
Aveva poteri legati alla natura poiché
era nata a Vanaheim (poteva controllare l'acqua, come suo padre), ma era anche
una dea molto abile nella lotta che sapeva usare qualsiasi tipo di arma le
fosse data. Viaggiava su un carro d'argento regalatole da Thor.
Sif aveva i capelli d'oro, che
crescevano come se fossero naturali. Il mito racconta che Loki le avesse
giocato uno scherzo e le avesse tagliato i capelli, ma Thor talmente arrabbiato
costrinse Loki a restuirle una chioma ancora più lucente. Fu così che Loki se
ne fece creare un'altra dai nani degli Invaldi e la donò a Sif.
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