L’origine del sole e della luna secondo
un antico mito brasiliano
Una volta, tanto tempo fa, Sole se ne
andò a caccia nella foresta e trovò due pappagalli così piccoli che non
sapevano neanche volare. Le loro piume verdi erano talmente belle che il
cacciatore decise di portarseli a casa e di regalarne uno a Luna, il suo
compagno e amico. Ogni giorno Luna e Sole davano da mangiare ai pappagallini e
insegnavano loro una parola nuova, finché gli uccelli diventarono grandi, forti
e capaci di parlare come una persona. Un giorno, un pappagallo disse all’altro:
«Sole e Luna mi fanno davvero pena. Tornano a casa stanchi e non hanno nessuno
che pesti il mais per loro.» Ed ecco, un attimo dopo i due pappagalli si erano
trasformati in ragazze dai lunghi capelli neri: una preparava da mangiare e
l’altra stava di guardia, per paura che arrivasse qualcuno e le vedesse in quel
nuovo aspetto. Verso sera Luna e Sole tornarono dalla caccia, e mentre si
avvicinavano a casa sentirono uno strano rumore: pum-pum, pum-pum...Sole
appoggiò l’orecchio a terra e disse:«Forse sono i passi di un animale che
attraversa la foresta!» Il rumore diventava sempre più forte, sempre più forte,
e quando i due cacciatori furono quasi sulla porta di casa, Luna esclamò: «Non è
un animale! Sembra che qualcuno stia pestando il mais con forza, come se avesse
una gran fretta.»«Hai ragione» disse Sole «in casa dev’esserci qualcuno,
andiamo a vedere.» Ma nel momento stesso in cui entrarono, il rumore cessò: la
capanna era vuota, a parte i due pappagalli appollaiati su un trespolo.
«Guarda!» disse Sole. «Per terra ci sono impronte di piedi, ma chi può averle
lasciate?» «E il mais è pronto» aggiunse Luna. «Chi lo avrà pestato? Qui ci
sono solo i pappagalli, e, anche se volessero, non sarebbero capaci di fare una
cosa simile.» Era proprio un mistero! Per quanto ci pensassero, Sole e Luna non
riuscivano a trovare una soluzione. Il giorno dopo fu lo stesso: prima
sentirono il rumore, poi trovarono le impronte di passi e il mais pestato. E intorno,
nessuno. Allora decisero che avrebbero fatto finta di andare a caccia e si
sarebbero nascosti accanto alle due porte di casa. Così, appena il solito pum,
pum si fosse fatto sentire, si sarebbero precipitati dentro per sorprendere i
misteriosi visitatori. E infatti, dopo un po’, ecco il rumore del bastone che
batteva il mais, ecco voci e risate di ragazze! Sole e Luna entrarono di corsa,
uno da una porta e uno dall’altra. In casa c’erano due bellissime ragazze dai
capelli lucenti, che vedendosi scoperte abbassarono gli occhi.«Ecco chi ci
preparava da mangiare! » disse Sole, rivolto alla più graziosa. «Ma chi siete,
e da dove venite?»«Siamo i pappagalli, non l’hai ancora capito?» rispose la
ragazza. «Ogni mattina ci trasformiamo in esseri umani e pestiamo il vostro
mais, visto che non c’è una moglie a farlo per voi.»«Una moglie? Che buona
idea!» disse Luna. «Non vi piacerebbe sposarci?» Così Sole e Luna si sposarono
con le ragazze-uccello, e siccome la casa era troppo piccola per tutti e
quattro, decisero che Sole e sua moglie l’avrebbero usata di notte, mentre gli
altri due ci avrebbero vissuto durante il giorno.Ed è per questo che non li si
vede mai insieme: perché quando uno se ne sta a casa l’altro va in giro.
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