domenica 30 novembre 2014

II Incontro: Attività - Scrivi un Racconto

Dopo la lettura di due brani tratti dall'Iliade e dall'Odissea, le storie della battaglia di Ilio (o Trova) e del viaggio di ritorno a casa di Odisseo (o Ulisse), i bambini erano invitati a produrre un racconto di loro fantasia che spiegasse cosa è successo agli altri eroi greci durante il loro ritorno a casa alla fine della decennale guerra. Il gruppo dei Titani (gruppo Giallo) ha scritto quattro piccoli racconti

Il ritorno di Aiace
Aiace era uno dei guerrieri che aveva partecipato alla guerra fra troiani e greci. Dopo ben dieci anni di guerra, sconfitti i troiani, Aiace salì finalmente sulla propria nave per fare ritorno a casa. Ma anche lui, come Ulisse, ci impiegò altri dieci anni. Achille, un altro guerriero greco, era suo amico, ma purtroppo morì nella guerra. Salito sulla sua nave, quindi, durante il viaggio di ritorno si addormentò profondamente; la nave venne trasportata dalla corrente non si sa dove e ad un certo punto si arene sula spiaggia di un'isoletta straniera dove si parlava una lingua chiamata cimcimp. Quando Aiace si svegliò non riuscì a capire dove si trovasse e guardando sulla sua mappa si rese conto che l'isola su cui era capitato non esisteva sulla mappa. Allora cominciò a pregare talmente tanto che un Dio chiamato Zeus scese dal cielo e gli indicò la via di casa. Alla fine Aiace riuscì finalmente a tornare a casa dove ritrovò sua moglie e i suoi figli, che felici lo abbracciarono. E vissero da allora felici e contenti.

Il viaggio di Diomede
Diomede salì sulla sua nave per ritornare a casa. Durante la navigazione vide in lontananza un enorme roccia su cui erano sedute delle sirene, impegnate nel loro bellissimo e dolcissimo canto. Diomede, seguendo le istruzioni di Ulisse, lo legò all'albero maestro della nave facendo in modo che le funi fossero strette a sufficienza. Però Diomede fu attirato dal canto delle sirene; così cadde dalla nave, proprio come era stato previsto dalle sirene stesse. Ulisse invece riuscì a rimane a bordo perché era stato ben legato all'albero dall'amico Diomede. Una volta scampato il pericolo delle sirene, infatti, prese la spada e tagliò le funi per liberarsi e riprendere il proprio viaggio.

Il ritorno di Menelao
C'era una volta un guerriero che si chiamava Menelao, ed era il più forte guerriero di tutta la Grecia. Terminata la guerra di Trova si imbarcò sulla sua nave per fare ritorno a casa, ma ci impiegò ben sei anni. Questo accadde perché durante il viaggio di ritorno si imbatte in una nave guidata da un guerriero troiano che lo riconobbe e tra i due scoppiò un'altra piccola guerra. Menelao riconobbe il troiano perché in passato durante la guerra lo aveva ingannato, ma ancora oggi non sappiamo il motivo dell'inganno.

Il viaggio di Enea e dei suoi guerrieri
Dopo la sconfitta di Trova, Enea e i suoi guerrieri decisero di salire su una nave e di dirigersi verso la Grecia. Durante il viaggio, però, il ma se divenne talmente burrascoso che la nave si rovesciò e tutti i guerrieri tranne Enea caddero in acqua e affogarono. Risalito sulla nave, Enea si dirige verso un'isola che vedeva all'orizzonte, ma nel tragitto il mare ancora in tempesta fa sbattere la nave contro gli scogli; rimasto a nuoto Enea raggiunse la spiaggia e rimase solo. Per fortuna arrivarono presto i rinforzi e un'altra nave di guerrieri lo soccorse. navigarono insieme per cinque giorni diretti verso casa, ma vi fu una nuova tempesta e le onde erano così alte che rovesciarono ancora la nave. Enea riuscì a salvarsi nuotando fino all'isola di Creta. Lì incontrò sua moglie che lo stava aspettando, ma dopo averlo salutato gli disse che loro figlio era partito per Andalo a cercare e non era ancora tornata; era disperata. Allora Enea e la moglie preparino il Dio Zeus che discese dal cielo e disse loro che il figlio si trovava proprio a Trova. Così Enea aiutato dal Dio raggiunse il figlio e insieme ritornarono a casa felici.

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